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| - C’è qualcuno in casa ? Ho sentito dei rumori sospetti… - mi disse piano piano. - Ma va... sarà il vento... - gli dissi io cercando di rassicuralo.
In quel momento però, udimmo un gran frastuono sulle scale, proprio davanti alla camera dov'eravamo. - Oh mio Dio, qui c'è veramente qualcuno ! - esclamò Leo, mettendosi velocemente i boxer e correndo verso la porta della camera, che fin'ora avevamo lasciata chiusa. Nelle scale, c'era un altro ragazzo, con i pantaloni quasi giù del tutto. Era caduto nel ascoltandoci attraverso la porta, e facendo un passo falso, inciampò giù dalle scale.
Nessuno diceva niente, un po' per la paura di essere stati sorpresi tutti e tre, in situazioni diverse. Arrivai pure io, con il lenzuolo attorcigliato intorno al mio corpo. - Scusatemi... - balbettava il ragazzo, mentre si sistemava i jeans - sono un postino apprendista, oggi il mio collega era ammalato e... insomma, la porta era mezza aperta così sono entrato... ho provato a chiamare se c'era qualcuno ma... cioè, e poi vi ho sentiti... e allora beh, ecco... - Per la curiosità ci hai spiato, è così ?! - cominciò ad arrabbiarsi Leo. - Calmati dai... - gli dissi piano, tenendolo per il braccio. - Sì, cioè, non potevo farne a meno... lei era così sexy poi... da quel poco che ho visto e sentito intendo.
Ad un tratto mi venne paura. E se l'avrebbe saputo la vera proprietaria della casa ? Lo dissi sottovoce a Leo. Appena capì, divenne bianco. - Che succede ? Non è vostra la casa, è così ?
Cazzo, cazzo e ancora cazzo ! Aveva sentito tutto. Eravamo fritti, perfetto.
- Sentite, ho capito tutto. Ma non dirò niente se... posso partecipare anche io ai vostri giochetti... sapete, non ho mai fatto un ménage à trois... e voi ? Che ne dite ? - Sennò che succede ? - lo provocai. - Domani dirò tutto ai veri proprietari !
Da una parte non mi dispiaceva provare, dall'altra avevo un po' paura di come la prendesse Leo... lo guardai per sapere che ne pensava. Sembrava essere abbastanza d'accordo.. - Okay, accettiamo. - disse Leo - Però tu in cambio non dirai niente di niente a nessuno ! - Promesso !
Ci guardammo un po' imbarazzati. - Beh allora noi continuiamo... Samuel (così si chiamava), annuì. Mi tolsi il lenzuolo di dosso, sdraiandomi di nuovo sul letto, a pancia in su. Leo si tolse le mutande e come se niente fosse, iniziò a masturbarmi per qualche secondo, dopo di che mi penetrò assai violentemente, quasi volesse togliersi di dosso il pensiero che c'era questo estraneo ad osservarlo. Samuel intanto si avvicinava verso di noi, togliendosi la maglietta e sfilandosi i jeans. All'inizio ci guardava interessato, poi si sedette accanto a me. Mi girai ad osservarlo. Caspita, anche lui come Leo, non era niente male... Mi ricambiò lo sguardo e mi accarezzò i capelli. La sua mano poi scese dolcemente sul mio viso, ...Read the whole post... |
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