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| Era una sera dei primi giorni primaverili, quando la temperatura comincia a diventare più calda e il sole comincia finalmente a fare la sua apparizione. Io e amici avevamo deciso di andare al cinema, quella sera, a vedere un film horror appena uscito, visto che eravamo amanti di quel genere. Il film sarebbe iniziato alle 20.30, perciò verso le 19.45 io iniziai a prepararmi. Mi misi un paio di jeans lunghi e stretti, mettendo sopra una maglietta coperta da una camicia a quadri di colore rosso e bianco, e mi pettinai i capelli. Alle 20 i miei amici arrivarono a prendermi sotto casa, e alle 20.05 eravamo puntuali fuori dal cinema. La fila era abbastanza lunga, riuscimmo a prendere i nostri biglietti solo alle 20.15, dopo di che corremmo subito in sala per prenderci i posti migliori rimasti. La sala si riempì in pochissimo tempo, dato che il film era in anteprima Italiana, e rimasero 2 posti liberi affianco al mio. Arrivarono due ragazze pochissimo tempo prima della visione del film e dato che non c'erano quasi più posti a sedere chiesero se potevano sedersi accanto a me, e dato che per me non c'erano problemi accettai. Il film iniziò e cominciai a seguirlo molto attentamente, ero così preso da esso che mi ero dimenticato di tutto ciò che mi circondava. Per i primi minuti c'era un grande silenzio in sala, erano tutti concentrati sul vedere cosa succedeva, c'era molta suspence ed erano tutti col fiato sospeso. Ci fu una scena in cui si intravide un corpo morto e la ragazza accanto a me mi strinse per il braccio dalla paura. "Oddio, scusa, non volevo..." mi disse. "Nessun problema, non preoccuparti", le risposi. La cosa non mi era dispiaciuta affatto, anzi, la cosa mi era piaciuta un po'. Tutto bene fino all'intervallo, quando i miei amici andarono a prendere i Pop Corn e da bere per il secondo tempo, ma io non volevo niente. L'amica della ragazza andò in bagno, ed essa si presentò. "Hey, scusa per prima.. Mi chiamo Amanda, comunque.." - Parlò in tono molto timido. "Non c'è problema, tranquilla. Il mio nome è Oscar." - Le risposi, con tranquillità. L'intervallo stava per finire, e i miei amici tornarono, così come la sua amica, e la nostra discussione finì lì. Durante la seconda parte del film ero preso sia da lei che dal film, non capivo perché mi facesse quell'effetto, ma sentivo che dovevo assolutamente parlarle. Dopo 45 minuti il film finì. La fermai all'uscita prima che potesse andare via, un po' bruscamente, e le chiesi se ci saremmo potuti rivedere; lei rispose di sì e mi diede il suo numero, mi disse che il venerdì sarebbe stata libera. Tutta la settimana non avevo fatto altro che pensare a lei,ì, fino a che venne il grande giorno. La invitai a prendere un caffè, poi lei mi invitò a casa sua. Era molto grande e spaziosa. Viveva con la sorella che al momento era al mare con amiche, per cui l...Read the whole post... |
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